GIURISPRUDENZA


CASO 08/04/2018

In data 8 aprile 2018, come nello screenshot sotto riportato tratto dal post di Facebook relativo agli impegni sociali settimanali, n° 11 soci che non partecipavano al Raduno di Dicomano si sono ritrovati alle Cascine all’orario stabilito. Al momento della partenza, però, un socio, e nello specifico Cisneros Torres Igor A., appoggiato nella scelta da Garrett David e Formica Andrea, propone un giro alternativo a quello previsto, riscontrando il favore di gran parte dei presenti ma non quello di Ponti David e di almeno un socio indeciso, Orlandi Alessio. Alla fine di quella che, sul posto, non è stata neanche una vera discussione ma un vero ammutinamento, inteso come rifiuto di seguire le istruzioni previste nonostante la non totale disponibilità dei presenti, n° 7 soci, compreso l’indeciso Orlandi Alessio, e nello specifico Calia Michele, Castellacci Massimo, Chelo Pierpaolo, Pasquini Marco, Russo Carlo e Volpi Andrea, hanno deciso di appoggiare la nuova scelta proposta da Cisneros Torres Igor A., Garrett David e Formica Andrea. Alla fine di tutto, le strade dei 10 sopracitati soci e di Ponti David si sono divise fin dalla partenza. Da sottolineare che il gruppo dei dissidenti e Ponti David non hanno pedalato insieme neanche un metro, avendo i primi attraversato il Ponte alla Vittoria per dirigersi a sud e il secondo le Cascine in direzione nord/ ovest.

Interpellato sul caso, il presidente Nigi decide di assegnare il punteggio previsto sia al gruppo dei dieci che a Ponti David.

Letti i punti 2.4 e 2.12 del regolamento, considerando in effetti in qualche modo mal interpretabile il primo, i soci possono sì cambiare sul posto i giri proposti ma resta sottinteso che debbano essere tutti d’accordo nel farlo, altrimenti ne deriva l’anarchia totale e ognuno va dove gli pare, e chiaro e non fraintendibile in alcun modo il secondo, o il gruppo dei dieci o Ponti David andavano penalizzati con la non assegnazione dei punti.

In virtù di tali considerazioni, a parere di fbbsportnews, essendo Ponti David l’unico dei presenti a completare il giro previsto e ad aver così rispettato la tacita regola che o si è tutti d’accordo nel cambiare o si segue la proposta originale, e valutata la regola secondo la quale i soci devono pedalare insieme per almeno dieci km perché venga loro riconosciuto un punteggio parziale, il gruppo dei dieci andava penalizzato con la non assegnazione dei punti.

La decisione presa dal presidente Nigi farà da questo momento in poi giurisprudenza o, almeno, così dovrebbe essere. Ne deriva, cioè, quanto segue: i soci che si ritrovano sul posto e all’orario prestabiliti possono decidere di cambiare il giro previsto e dividersi così in gruppi più o meno corposi di numero.

Resta, al momento, inalterato e sottointeso il punto 2.6 del regolamento: se un socio appartenente ad uno dei gruppi appena formatisi, accorcia il giro a cui prende parte, non ne completa cioè almeno il 50%, prende la metà dei punti previsti.




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