Quel
ragazzo che corre laggiù tra
i lampi di blu,
dritto verso il precipizio, è Neegig, Cuore e Gambe Neegig. Lo
vedete? Ma sì, dai! Eccolo lì: ha la maglia nera e i capelli al
vento. Oddio, i capelli… la barba, via. E comunque, c’è solo lui
che corre.
Ma non preoccupatevi. Primo, perché Neegig, Cuore e Gambe Neegig, cerca sempre un
p
r
e
c
i
p
i
z
i
o
per lanciarsi di sotto, una discesa impervia con almeno il 75% di pendenza, meglio se sterrata, ancora meglio se con rocce aguzze che spuntano dal terreno come denti di animali preistorici, e alberi con tronchi larghi almeno quanto i piloni del ponte di Brookhlyn. Qualcosa, insomma, che anche i lemmings avrebbero un attimo di esitazione, guardando di sotto. Secondo, tanto c’è LIwA che gli lancia i componenti. Terzo, perché è il protagonista di questa storia e i protagonisti delle storie sanno sempre quel che fanno (almeno credo).
Ma non preoccupatevi. Primo, perché Neegig, Cuore e Gambe Neegig, cerca sempre un
p
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o
per lanciarsi di sotto, una discesa impervia con almeno il 75% di pendenza, meglio se sterrata, ancora meglio se con rocce aguzze che spuntano dal terreno come denti di animali preistorici, e alberi con tronchi larghi almeno quanto i piloni del ponte di Brookhlyn. Qualcosa, insomma, che anche i lemmings avrebbero un attimo di esitazione, guardando di sotto. Secondo, tanto c’è LIwA che gli lancia i componenti. Terzo, perché è il protagonista di questa storia e i protagonisti delle storie sanno sempre quel che fanno (almeno credo).
Neegig,
Cuore e Gambe Neegig, è bene che lo sappiate, non è il suo nome di
battesimo. All’anagrafe sarebbe Lorenzhoshi, ma se ve lo avessi
presentato così probabilmente avreste già smesso di leggere questa
storia fin dal secondo rigo. <<Lorenzhoshi chi?>> Avreste
chiesto a voi stessi aggrottando le sopracciglia e cliccando sulla x
in alto a destra di questa pagina web. Invece, così, probabilmente
avete capito di chi sto parlando.
Adesso,
mi accingo a raccontare la sua verissima storia, mica balle.
Allora,
siete pronti? Bene, cominciamo.
“La
vita è un insieme ingarbugliato di combinazioni e strane
coincidenze”, sapete? Ok, questa era la perla del giorno, ragazzi,
ve la siete scritta, vero?, perché non la ripeto. Bene, le strane
coincidenze in questo caso portano Lorenzhoshi drittte dritte a
salvare il campionato FBB dalla minaccia degli harmstrongwiani.
Adesso vi starete domandando: quali sono queste strane coincidenze? E
chi sono gli harmstronwiani? E’ giunto, quindi, il momento di
mettere ordine alla storia e partire dal principio.
Lorenzhoshi
nasce, pensate un po’, dopo suo padre ma prima delle sue figlie in
un sabato di inizio settimana.
Il
professor Sebastntiri della Base Atomia FBB lo sceglie a caso tra i
neonati di Careggi di quel giorno. Girellando con nonchalance nella
nursery dell’ospedale con la stessa concentrazione di una nonnina
che al supermercato si aggira nel corridoio della verdura per
scegliere i pomodori migliori, ad un certo punto esclama: <<Lui!>>.
Il perché e il percome della scelta non è chiaro: c’è chi dice
che l’esimio professore si sia lasciato convincere dal movimento
rotatorio delle gambette del bambino e dalla sua posizione
aerodinamica nella culla, c’è chi sostiene invece sia stata
l’espressione grintosa del suo volto sottolineata dal primo accenno
di barbetta incolta, c’è chi è sicuro di averlo visto estrarre un
numero dal sacchetto della tombola… tanto sta che alla tenera età
di 9 minuti e 25 secondi il destino di Lorenzhoshi è già
praticamente segnato.
Lorenzhoshi
cresce spensierato, ma occhi attenti lo osservano costantemente da
dietro ogni angolo, pronti ad intervenire per indirizzare il suo
futuro.
All’età
di sette anni, per esempio, Lorenzhoshi trova per strada un SuperTele
e non resiste alla tentazione di calciarlo. Ora, a parte il fatto che
il mancato impatto con la sfera gli fa fare una doppia piroetta
completa all’indietro, grande è la folgorazione. Decide così di
buttarsi sul calcio per emulare il suo grande idolo, Gianbaldo
Rognoni, cerchiocampista della sua squadra del cuore, la Ghibellina.
Peccato che sia l’uno (il calcio) che l’altro (il buon Rognoni)
gli fanno ‘marameooo’ e si scansano, sghignazzandosela di gusto.
Nei successivi 2217 tentativi il SuperTele sembra sempre prendersi
gioco di lui, muovendosi di qua o di là. Dietro a tutti questi
insuccessi c’è lo zampino di Sebastntiri che, travestito da
spazzino, gli sposta inesorabilmente ogni volta il pallone con un
soffiatore per foglie… questo Lorenzhoshi non lo sa, sa solo che a
sette anni è già arrivato il momento di appendere le scarpette al
chiodo.
Da
ragazzetto ci prova con la musica. Alzi la mano chi a quattordici
anni non ha sognato di fondare un gruppo rock solo per rimorchiare le
amichette di scuola. Ah, così pochi? Non ci credo… Comunque,
Neegig, Cuore e Gambe Neegig, ha anche una predilezione per uno
strumento in particolare, sapete? La batteria. Rompe le balle così
tanto ai suoi genitori che questi, esausti, alla fine gli promettono
che, se fosse stato bravo e avesse fatto tutti i compiti, a Natale
avrebbe potuto avere una bella sorpresa. E una sorpresa, Lorenzhoshi,
in effetti, il Natale successivo, la trova. Sebastntiri, infatti,
interviene per tempo: appresa la novità, invia seduta stante il
miglior venditore porta a porta del momento alla casa del nostro
futuro eroe. E’ Giorgio Mastrota, che non ha difficoltà a
convincere mamma e papà che la migliore batteria è quella che vende
lui, possono starne certi... Così, il Natale successivo, Lorenzhoshi
si ritrova, sì, una batteria ma non composta come tanto avrebbe
voluto da tamburi, piatti e percussioni, quanto da una montagna di
pentole e padelle in acciaio inox da far invidia alla cucina di
Antonella Clerici. Impara a cucinare ma non rimorchia neanche
un’amichetta.
A
sedici anni decide di darsi alla pallacanestro. Si mette in mostra il
giorno in cui il Giogoli di Sotto affronta la Luianese Pallaalcesto
nell’attesissimo scontro al vertice del girone Y della serie Z/3.
Lorenzhoshi segna 36 punti con schiacciate fenomenali all’indietro
e acrobazie mai viste su un parquet. Peccato che tutto ciò accada
quando gli avversari sono già sotto la doccia, gli spalti
desolatamente vuoti e Tio Vist Etingag, l‘infallibile talent scout
Somalo dei Los Angeles Lakers, già su un aereo per la California. In
tutto questo, naturalmente, c’è lo ancora una volta lo zampino di
Sebastntiri, che saputo della presenza del talent scout in tribuna,
non esita a corrompere con 10 euro il coach del Giogoli di Sotto,
tale Dan Peterson, per molti il nuuumero uno, affinché tenga il
nostro eroe in panchina per l'intera partita.
Tutto
questo per dire delle coincidenze, capite? Mi spiego meglio: se
Neegig, Cuore e Gambe Neegig, avesse fondato una rock band e fosse in
giro per il mondo a rimorchiare ragazze o se avesse calciato quel
SuperTele nel sette con la potenza di Bombastuta o se Etingag lo
avesse visto volteggiare sul canestro come Splendid Canestrson, a
quest’ora io sarei sempre qui, certo, ma a raccontare una storia
diversa. Invece, grazie a Sebastntiri, sono qui a raccontarvi quella
di un ragazzo che senza paura sempre lotterààà.
Pochi
anni dopo, Neegig, cuore e gambe Neegig, si trova alla fermata
dell’autobus. Chiede alla tipa in attesa lì vicino: “Scusi,
signorina, passa di qui il 19?”. Quella lo guarda, lo squadra, lo
scruta da capo a piedi, gli controlla anche i denti, ci pensa su un
attimo e poi risponde: “Sì, il 19 passo di qui!” La signorina in
questione è LIwA Cedruki e, anche se in quel momento Lorenzhoshi non
può saperlo, la sua vita fa una capriola che neanche il bulgaro più
temerario avrebbe il coraggio di compiere sul trapezio di un circo.
Non solo perché nel breve giro di sei giorni la sua vita di scapolo
viene irrimediabilmente stravolta da un matrimonio (e, a ruota, da
ben due paternità), ma soprattutto perché LIwA presto gli rivela di
essere l’assistente del professor Sebastntiri, e che il loro
compito è lottare contro gli harmstrongwiani, esseri che sbucano
dall’asfalto e che vogliono conquistare il Campionato FBB ad ogni
costo. E lui, proprio lui, Lorenzhoshi, è stato scelto per
contrastare l’avanzata del Male…
FINE
PRIMA PUNTATA
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perdetevi la seconda puntata tra più o meno 168 ore.
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SECONDA
PUNTATA
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Riassunto
della puntata precedente
Lorenzhoshi
è invincibile, ma questo lui ancora non lo sa. Tutta la sua vita è
stata pilotata per un unico scopo, ma questo lui ancora non lo sa.
Deve sconfiggere gli harmstrongwiani, e anche questo ancora non lo
sa.
Adesso,
però, sa tutto. Perché un bel dì che era aprile o era maggio o era
chi lo sa, Lorenzhoshi sposa LIwA e con grande sorpresa scopre di
essere Neegig, Cuore e Gambe Neegig. Così, tutto all’improvviso.
Roba da far venire un esaurimento nervoso persino al Dalai Lama, ma
non al nostro eroe. Che, semplicemente, chiede: <<E come li
sconfiggo gli harmstrongwiani?>>. <<Ma in sella ad una
bicicletta, naturalmente>> risponde LIwA, sorpresa dalla
banalità della domanda. Notando l’espressione dubbiosa del neo
marito, gli spiega nel dettaglio in che modo sconfiggerà gli
harmstrongwiani, facendogli un disegnino su un foglietto.
Poi,
aggiunge: <<Io me ne sto al calduccio alla Base Atomica FBB e
quanto tu mi gridi di lanciarti i componenti io te li lancio con
assoluta precisione, stai tranquillo, con un onagro originale del IV
secolo a.c.: 284 pezzi di bicicletta, viti comprese, da montare in
2,8 secondi, non un millesimo di più, altrimenti… be’,
altrimenti… insomma, chiaro, no?>>. Lorenzhoshi si stringe
nelle spalle, borbotta un <<e vabbè>> non del tutto
convintissimo e subito cerca un dirupo per cominciare ad allenarsi.
E’
facile immaginare che i primi allenamenti non furono facili ma con
impegno e costanza Lorenzhoshi riesce in pochissimo tempo ad ottenere
i risultati sperati. L’esperienza sul campo ha scientificamente
dimostrato che l’urto con rocce aguzze e/o con i tronchi secolari
di sequoie, querce e baobab possono fare un po’ male. Ma adesso
Lorenzhoshi monta tutto con estrema facilità e il più delle volte
gli avanza anche del tempo per un caffè che LIwA gli lancia in un
termos insieme ai 284 componenti.
Ora,
già immagino la vostra domanda: ma perché LIwA gli serve il caffè
e non, per esempio, un ben più nutriente succo di pistacchio in
polvere? Non ha paura Lorenzhoshi di essere pizzicato all’antidoping?
No, miei cari curiosoni. Innanzi tutto, il caffè è decaffeinato, e
comunque le regole del Campionato le studiano di notte alla Base
Atomica quando il bandone è tirato giù e allucchettato ben bene sul
cemento e poi, in base all’articolo 336.5- comma 3 -paragrafo 66-
pagina 1160- terzo rigo dal basso- del regolamento, il caffè si può
bere tranquillamente fino a 5 litri al giorno.
Qualcuno
di voi mi chiede anche perché Lorenzhoshi debba rischiare l’osso
del collo gettandosi giù dagli strapiombi ogni stramaledetta volta
che gli armstrongwiani fanno capolino dall’asfalto. Ecco… Uhhh…
Insomma, questo lo sanno tutti, è così ovvio e palese che non vale
la pena perdere tempo con spiegazioni superflue che rallentano la
narrazione, vero? VEROOO? Pensateci e vedrete che la risposta è
dentro ognuno di voi (bella
questa, mi congratulo con me stesso… una risposta zen è quel che
ci voleva… ma come mi vengono? No, dico, ma come?)
Così,
eccoci all’inizio. Neegig, Cuore e Gambe Neegig, è lì che si
districa i peli sotto le ascelle con una spazzola. E’ un caldo
giorno di luglio e sta guardando in TV una tappa del Tour de France,
i piedi sul tavolino e una confezione da sei birre a portata di mano
quando, puntuali come le tasse, da Marte o da Giove o da Chissadove,
come tutti i super cattivi che si rispettino, tra scariche elettriche
e interferenze spettroscopiche, ecco che gli harmstrongwiani si
inseriscono nella diretta televisiva.
“Vogliamo
vincere il Campionato FBB!”, Tuona minaccioso il loro capo,
tale 強い腕 (Tsuyoi
Ude, letteralmente Braccio Forte).
E fin qui non ci sarebbe niente di male: il Campionato FBB è
notoriamente aperto a tutti gli esseri dell’universo alti meno di
tre metri e con non più di due gambe/ zampe/ tentacoli/ et similia
(i polipi di Orione e le scolopendre di Andromeda, per esempio,
nonostante vari ricorsi, non possono partecipare) in regola col
tesseramento e disposti a pagare l’iscrizione sull’unghia. Gli
armstrongwiani, per loro fortuna, hanno solo due gambe, di 110 chili
l’una (fasci aggrovigliati di nervi e muscoli che non vi dico, ma
non ci sono regole sul peso) e sono alti tutti 2,99 metri esatti
perché fabbricati in laboratorio.
Il
problema è che poi il loro leader supremo aggiunge: “Neegig, Cuore
e Gambe Neegig, non riuscirai a fermarci! Abbiamo fatto un
trattamento speciale a base di siringhe piene di densa sostanza
gialla fosforescente e abbiamo nuove, micidiali, invincibili
biciclette, SEªÙɷù8.%3!”
Quest’ultima è una tipica risata armstronghiana che però è
intraducibile. Per avere un’idea del suono collegatevi con le
frequenze di Alpha Centauri. Fatto? Sentito che brutto suono, eh?
Bene, procediamo.
“Eh
no, furbacchioni!” Esclama Neegig, Cuore e Gambe Neegig, lasciando
cadere a terra il pettine che stava usando per la districazione
ascellare e saltando giù dal divano. Alcune fonti piuttosto
attendibili sostengono che non abbia usato esattamente il termine
‘furbacchioni’, bensì qualcosa di un po’ più colorito, ma qui
siamo alle disquisizioni semantiche e lasceremo cadere l’argomento.
Un
attimo dopo, Lorenzhoshi discende la tromba delle scale quattro
gradini per volta. Un attimo dopo ancora eccolo in garage che
spolvera la biciclettuccia di legno costruita da un povero,
poverissimo artigiano locale, tale G. E. Petto, tanto povero ma tanto
in gamba visto che col legno si è costruito anche un figliolo.
Dovete sapere che Lorenzhoshi, per contratto, è costretto, a
pedalare una bicicletta da non più di due euro prima di trasformarsi
in Neegig, Cuore e Gambe Neegig altrimenti alla Base Atomica tra
allenamenti, prove e lanci ufficiali dai dirupi sarebbero falliti da
quel dì. <<Se ogni volta che si lancia da un dirupo ci
distrugge una bici in carbonio da 8.000 euro siamo rovinati!>>
Un
attimo ancora dopo è in strada che si guarda di qua e di là
chiedendosi dove sia il burrone più vicino. Poi, pensa, saggiamente:
<<Per i burroni c’è sempre tempo>>
Un
ulteriore attimo dopo eccolo laggiù che corre, quel ragazzo, in
sella alla sua biciclettuccia di legno, mentre i lampi lampeggiano di
blu e a pochi chilometri da lì gli armstrongwiani escono
dall’asfalto.
FINE
DELLA SECONDA PUNTATA
TERZA
PUNTATA
RIASSUNTO
DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Lorenzhoshi
quando non è Neegic, Cuore e Gambe Neegig, pedala una biciclettuccia
di legno e quando gli armstrongwiani appaiono dall’asfalto lui si
getta da un dirupo sperando che LIwA sia puntuale con i componenti…
467a
e ultima tappa del Campionato FBB, quella decisiva. Per i pretendenti
al titolo sopravvissuti alla fatica e alle mille difficoltà, rimane
un’ultima asperità da affrontare: la catena montuosa
dell’Hymalaya, su e giù per tutte e 18 le sue cime, una dopo
l’altra, l’Everest per ultima. La sfida è apertissima: il
Campionato FBB potrebbe, per la prima volta nella storia, essere
vinto da un armstrongwiano.
E’
un susseguirsi di emozioni.
強い腕 (per
chi ha il giapponese un po’ arrugginito, si pronuncia Tsuyoi Ude,
che, per chi proprio il giapponese non lo sa, significa Braccio
Forte), scollina il K2 con 55 minuti di vantaggio, ma Lorenzhoshi è
bravo a recuperare in discesa. Lo stesso Lorenzhoshi contrattacca
sull’Ama Dablam con un’azione perentoria che sorprende
l’avversario: guadagna un secondo e mezzo e lo gestisce per 210 km,
prima di venir ripreso.
I
due avversari salgono il Gasherbrum mettendo la ruota avanti ora
l’uno ora l’altro. Scendono l’Annapurna prendendosi a
sportellate in curva e rischiando più volte di precipitare negli
abissi.
Si
va avanti così fino all’ultima salita: l’Everest. Ed è qui
che 強い腕 si
stanca di giocare pulito.
<<Missili
Fotonici!>> esclama 強い腕 all’improvviso,
perché ormai in prossimità della vetta è giunto il momento di dare
una scossa alla sfida.
Neegig,
Cuore e Gambe Neegig, va a zig zag e scansa i trentasei missili con
estrema agilità. La montagna alle sue spalle collassa su se stessa
in una nuvola di terra e neve e tronchi d’albero.
<<Raggi
Abbaglianti!>> Annuncia 強い腕,
e un attimo dopo i due laser che fuoriescono dai suoi occhi segano a
metà tutto quello che intercettano, sassi, asfalto, pali del
telefono, alberi.
Ma
Lorenzhoshi non si scompone. Tira fuori dalla tasca posteriore della
sua maglietta FBB un paio di occhiali fotocromatici, li indossa
appena in tempo e, giusto un attimo dopo, si rotola sulla destra per
evitare che le sue gambe continuino a pedalare senza un corpo sopra.
強い腕 ghigna.
Sta guadagnando terreno. Adesso ha un vantaggio di 38 metri e qualche
centimetro. E il traguardo è lassù, ad appena 50 km.
Lorenzhoshi
capisce che è arrivato il momento di cercare un dirupo. Che è
arrivato il momento di fare sul serio. Che è arrivato il momento di
diventare Neegig, Cuore e Gambe Neegig.
Come
intuendo la minaccia, 強い腕 ordina:
“armstrongwiani, all’attacco!”
Otto
gregari si staccano dal capitano e pedalano verso Lorenzhoshi. Sono
esseri alti 2 metri e 99 centimetri con ragnatele di vene gonfie e
pulsanti che rivestono i loro muscoli di catrame. Pedalano biciclette
di pietra lunare grosse come cavalli, di ultimissima generazione,
ultra pesanti, corazzate d’asfalto ed equipaggiate con tubolari
monstertruck. Circondano Lorenzhoshi due metri prima che possa
gettarsi nel precipizio. Mentre la risata di 強い腕 (<<SEªÙɷù8.%3!>>)
si cristallizza nella temperatura glaciale, il cerchio comincia a
stringersi.
<<Addio,
Lorenzhoshiii!!!>> Esclama il capitano degli armstrongwiani,
allontanandosi e pregustando la vittoria.
<<Fiamma
incenerente!>> Urla 強い腕 ormai
lontano, e i gregari spingono la leva del cambio all’unisono. Con
un lungo cigolio e un lento rumore di ingranaggi che si muovono, una
bocca nera si apre nel telaio delle biciclette di pietra lunare e…
FINE
DEL TERZO EPISODIO
No,
scherzavo. Però ci sarebbe stato bene. Dicevo: una bocca nera si
apre nel telaio delle biciclette di pietra lunare con un lunghissimo
rumore di ingranaggi arrugginiti e assai poco tecnologici e
Lorenzhoshi ha il tempo di pensare: ohmammamiaaa, la Fiamma
Incenerente, la madre di tutte le armi di distruzione di massa,
l’apoteosi dell’ingegneria bellica armstrongwiana, il trionfo del
Male nella sua metafisica oggettivazione del relativismo platoniano
in contrasto con l’ambivalenza dell’Eticha nicomachea in quanto
neoidealismo romantico all’ottava potenza, nihil morte certius et
ceterum et ceterum, oh povero me, oh povero me, tregenda diabolica di
fato e sorte avversa, mirabolante conclusione sinaptica di…
Lorenzhoshi
si blocca. L’apertura della bocca è davvero leeentaaa. Un paio di
armstrongwiani si sono persino assopiti. Uno è lì lì, il risucchio
del suo sbadiglio ha causato un tornado nell’Oceano Indiano. Uno si
scaccola il naso. Altri giocano a briscola.
<<Fiamma
Incenerente, eh? Uhmmm...>> Lorenzhoshi ha tutto il tempo di
pensare. E quando finalmente le bocche si aprono, lui sa cosa fare.
Precedute da una vampata atomica di energia stellare, le otto bocche
sprigionano altrettante, micidiali, lame di fuoco. Allora,
Lorenzhoshi salta. Compie un balzo di 30 metri verso l’alto e
rimane sospeso nell’aria fredda dell’Himalaya per 15 o 20
secondi, il tempo necessario affinché gli armstrongwiani si
inceneriscano gli uni con gli altri. Roba da far venire la pelle
d’oca ad un pinguino, non credete? E non finisce qui. Nel ricadere,
Lorenzhoshi si avvita su se stesso in un doppio carpiato da podio
olimpico, e si lancia direttamente nel precipizio, unendo le nocche
guantate tra loro e urlando <<LIwA, lanciami i componenti!>>
A
mille mila chilometri di distanza, LIwA è rapita del 2394° episodio
della sua telenovela preferita e non sente la richiesta.
FINE
DEL TERZO EPISODIO (eh sì, stavolta per davvero)
QUARTA
PUNTATA
RIASSUNTO
DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Lorenzhoshi
è Neegic, Cuore e Gambe Neegig, e per questo ogni volta che gli
armstrongwiani appaiono dall’asfalto lui si getta da un dirupo
sperando che LIwA sia puntuale con i componenti…
<<LIWAAAAAA!!!>>
<<Oh
caro…>> Dice Gianbrunilde.
<<No,
mio adorata, non parlare…>> La interrompe Agilulfo. <<Le
parole servono solo a confondere i sentimenti… La felicità non é
nei sogni o nelle ambizioni, la felicità sta nelle piccole cose…
>>
<<Sì
caro, ma io devo dirti una cosa…>>
<<Lo
so, Gianbrunilde, lo so. Il sentimento che provo per te arde in fondo
al mio cuore e non mi lascia resp…>>
AAAAAH!!!
<<…
irare>>
<<Agilulfo,
io…>>
<<Sento
di amarti, Gianbrunilde. E sento che anche tu mi ami>>
<<Sì,
Agilulfo, ma c’è una cosa che…>>
<<Gianbrunilde
mia, lascia che sia il silenzio a parlare… Adesso, baciami!>>
<<Agilulfo,
fino ad ora ti ho mentito!>>
<<So
tutto, Gianbrunilde. So che sei la figlia del fratello del cugino del
nonno di Romundo Velasquez Rodriguez, il mio peggior nemico, ma non
importa, l’amore è più grande dell’odio, amare senza misura è
la misura dell’amore stesso…>>
<<Sì,
belle frasi, davvero, complimenti Agilulfo, ed è vero anche che sono
la figlia del fratello del cugino del nonno di Rodriguez, ma… ecco,
vedi, Agilulfo, io sono un uomo!>>
Dissolvenza
sull’espressione sbalordiata di Agilulfo. Musica. Titoli di coda.
La 2394a puntata di ‘I Sentieri Tortuosi del Tortuoso Amore di
Agilulfo’, la telenovela più seguita del momento, finisce così,
invitando i telespettatori a non perdere la puntata della settimana
prossima.
<<Oh
Gianbrunilde, come hai potuto prenderti gioco dei sentimenti di
Agilulfo>> sospira LIwA, inzuppando di lacrime il 5° Kleenex e
chiedendosi chi…
AAAAAH!!!
… stia
urlando in questo modo. E’ in quel momento che squilla il telefono.
<<Pronto?
Qui Base Atomica FBB, sono LIwA>>
<<LIwAAAH!!!
Sto precipitando da 8.000 metriii! Che me li lanci i componenti o
no?!>>
<<Eh?
Ah, i componenti, sì… Scusa ma ho avuto un piccolo… ehmmm…
contrattempo. Provvedo subito, eh?>> Per fortuna l’onagro
originale del IV secolo a.c. è già pronto. C’è solo da tagliare
la corda. I 284 pezzi di bicicletta schizzano sopra i cieli di
Grecia, Turchia, Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan, India e Nepal
alla velocità di 3250 km/s.
Lorenzhoshi
li vede finalmente arrivare e tira un sospiro di sollievo. La valle è
a meno di 700 metri sotto di lui, precipitando ad una velocità di
230 km/h lo sfracellamento al suolo dovrebbe avvenire entro… uhm,
diciamo… 3 secondi: c’è tutto il tempo di montare la bicicletta
con calma, lui è allenato a farcela in 2,8. Speriamo che
LIwA si sia ricordata il termos del caffè…
Circa
8.000 metri sopra, 強い腕 (se
non avete imparato come si pronuncia sono affari vostri, ve lo andate
a vedere negli episodi precedenti) osserva tutto con il binocolo.
Lorenzhoshi
completa la bicicletta, diventando tutt’uno con essa, più o meno a
8 metri dal suolo, diventa Neegig, Cuore e Gambe Neegig
fischiettando la sua sigla, plana con grazia a terra, evita un paio
di alberi e compie un’inversione a U così stretta che con la neve
che tira su ricopre di bianco gran parte del Punjab. Alza allora lo
sguardo verso il cielo e lo vede.
8.000
metri sopra la sua testa.
強い腕.
Un
puntino nero appena prima delle nuvole.
<<E
mo’ so’ c@ÓÖƒ tuoi>>
mormora digrignando i denti e cominciando a pestare sui pedali a
neutroni.
Curioso
che nello stesso momento 強い腕 mormori
a sua volta: <<E mo’ so’ c@ÓÖƒ miei>>
Agli
occhi di uno spettatore ingenuo, lo svantaggio potrebbe sembrare
incolmabile. Oltre ai chilometri di vantaggio dovete pensare
che 強い腕 lancia
contro Neegig, Cuore e Gambe Neegig, tutte le sue armi più
pericolose, naturalmente annunciandole una ad una: Lampo di Tuono!
Boomerang Galattico! Forbici a Tre Lame! Polvere Urticante! Ma
Neegig, Cuore e Gambe Neegig, adesso è in trance agonistica e quando
è in trance agonistica non ce n’è per nessuno. A volte si difende
rispondendo: Guanti Perforanti! Campo Magnetico Cascale! Pedali
Ultrasonici! Altre volte invece si limita a scansare i pericoli e
basta.
In
men che non si dica, grazie alla Pedalata Protonica, si riporta sulla
strada principale, quella statale asfaltata che salendo un po’
diventa una regionale un po’ sconnessa che salendo ancora un po’
diventa una provinciale decisamente scassata che salendo un pochino
ancora diventa una comunale dismessa che salendo diventa una
mulattiera in disuso che salendo diventa un sentiero nascosto che
salendo diventa una via ferrata che salendo diventa… be’, non
diventa più niente, c’è solo neve altra 6 metri.
Ormai
col fiato sul collo, a meno di 100 metri dal
traguardo, 強い腕 si
volta. E’ il momento dello scontro finale. 強い腕 lo
sa, Neegig, Cuore e Gambe Neegig, lo sa. I telespettatori che seguono
l’evento in diretta su fbbsportnews lo sanno. Il sole è basso
all’orizzonte e proietta lunghe ombre sulla neve. Dita inquiete
sono pronte a far scattare l’arma decisiva. Giochi roventi di
sguardi. La tensione è palpabile. 強い腕 si
passa uno stuzzicadenti da un lato all’altro della bocca. Neegig,
Cuore e Gambe Neegig, si accende un sigaro. Ennio Morricone suona il
pianoforte dietro una roccia innevata e seduta stante viene candidato
all’Oscar per la migliore colonna sonora originale.
<<Neegig,
sempre tu…>> sussurra 強い腕.
<<Ma questa volta il finale sarà diverso!>>
<<Arrenditi, 強い腕,
non hai scampo>>
<<Questo
lo dici tu. Stavolta ho un’arma che finalmente mi permetterà di
mettere le mani sul Campionato!>> e poi aggiunge, senza
perdere altro tempo: <<Grandine Armstrongwianaaa!>>
Una
pioggia di siringhe esplosive oscura il cielo e si abbatte su Neegig,
Cuore e Gambe Neegig. Il quale si difende esclamando: <<53
Rotante!>>
Il
lancio della corona, però, fa esplodere in aria solo una parte di
siringhe in una serie di fuochi artificiali colorati e pirotecnici.
Allora, senza scomporsi, aggiunge: <<Giacchetta Ignifuga!>>
e si rannicchia su se stesso.
<<SEªÙɷù8.%3!>>
se la ride 強い腕.
Ma qualcosa si muove all’interno dell’inferno di fuoco. Dapprima,
solo un’ombra, poi una silhouette indistinta, quindi una certezza.
A passi lenti e misurati, Neegig, Cuore e Gambe Neegig, esce dalle
fiamme spengendo un principio d’incendio nella sua barba. La risata
si strozza nella gola di 強い腕 fino
a diventare un accesso di tosse.
<<Ma
come…>>
<<Adesso
tocca a me>> digrigna Neegig, Cuore e Gambe Neegig, gli occhi
rossi di rabbia (o forse di fumo). Dalla tasca posteriore prende la
pompetta e la alza al cielo. <<Per il potere di Grayskull… a
me il potere!>>
Ma
nessun lampo spacca in due il cielo.
<<Oh,
ho sbagliato… fa così il mio amico He-man, scusa 強い腕,
adesso ci riprovo>>
Neegig,
Cuore e Gambe Neegig, allora alza il braccio sinistro al cielo e lo
ruota in senso antiorario. <<Ed ora con l’aiuto del sole,
vincerò! Attacco solare! ENERGIA!>> Ma anche in questo caso
nessun raggio solare lo aiuta. <<Uhhh, no. Neanche questo
funziona. Senti 強い腕,
ma io ho un qualche tipo di super potere o no?>>
<<No>>
<<Ah.
Eh, un bel problema>>
<<Allora,
che si fa?>>
<<Alla
vecchia maniera?>>
<<E
vabbè, ma è un peccato, perché avevo preparato decine di altri
trucchi>>
<<Dai,
li usi la prossima volta. Pronto?>>
<<Sì>>
<<Via!>>
I
due rivali scattano in avanti. 強い腕 si
porta in testa ma Neegig, Cuore e Gambe Neegig, è subito in scia
alla colossale bicicletta di pietra. La montagna trattiene il
respiro. A 100 metri dal traguardo, non riuscendo a staccare
l’avversario, 強い腕 decide
di barare e attiva, barando due volte perché non lo annuncia, il
Turbo Cosmico. Neegig, Cuore e Gambe Neegig, si toglie dalla scia un
attimo prima di essere incenerito dalla fiammata.
強い腕 fa
un balzo in avanti e guadagna 19 metri in un colpo solo. A meno di 50
metri dal traguardo, sembra tutto finito. Ma Neegig, Cuore e Gambe
Neegig, non si arrende, mai. Stringe i denti e schiumando rabbia
dalla bocca si alza sui pedali.
<<Finché
c’è strada c’è speranza>> mormora. << Finché c’è
strada c’è speranza…>>
Recupera
un metro.
<<
Finché c’è strada c’è speranza…>>
Recupera
un altro metro.
<<
Finché c’è… puff… strada c’è… uff… speranza…>>
Accorcia
ancora le distanze.
<<
Finchéhh… ç’è… $tr@dÃ...
Œ’… Sþëπ@คZaaa...>>
Si
affianca al rivale. Mancano appena 11 metri al
traguardo. 強い腕 armeggia
confusamente con la leva del cambio sperando in qualche goccia
residua di Turbo Cosmico, ma inutilmente. Sa che ormai è finita.
Neegig,
Cuore e Gambe Neegig, vince per mezza ruota, a braccia alzate.
Sfrecciano
sull’ultima roccia del cucuzzolo alla velocità di 279 km/h e
spiccano il volo verso il cielo. Solo che Neegig, Cuore e Gambe
Neegig, è abituato a lanciarsi nei vuoti siderali e riesce a
controllare la bicicletta. Con un’abile acrobazia aerea da
freestyler consumato fa inversione e torna sulla roccia, leggero come
una farfalla. 強い腕 non
è altrettanto bravo: la sua parabola tocca lo zenith e poi declina
nello strapiombo dell’altro versante.
<<Ci
rincontreremo, Neegi
i
i
i
i
i
g!>>
POFF!
FINE?
Sì. Al suo ritorno a casa, Lorenzhoshi festeggia la vittoria con
LIwA e Sebastntiri alla Basa Atomica, ma non troppo. Sa che gli
armstrongwiani in questo momento stanno già tramando qualcosa e
presto, molto presto, dovrà cercare un nuovo burrone.
FINE
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